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“Rossini peccati di vecchiaia” a Paternò e Catania

Si intitola “Rossini peccati di vecchiaia” il concerto che il direttore artistico Mario Spinnicchia propone al suo pubblico venerdì 6 maggio alle 20.15 nella Chiesa di Santa Caterina di Paternò, per il ciclo “Musica a Santa Caterina 2022”, e domenica 8 maggio alle 19 all'Auditorium del Collegio universitario d'Aragona di Catania per “I concerti dell'Anfiteatro 2022”

Se oggi l’Italia è considerata la patria del bel canto buona parte del merito è di Gioachino Rossini, fra i massimi e più celebri operisti della storia, al quale è dedicato il prossimo concerto organizzato dall’Associazione culturale Anfiteatro, prima a Paternò e poi a Catania.

Si intitola “Rossini peccati di vecchiaia” il concerto che il direttore artistico Mario Spinnicchia propone al suo pubblico venerdì 6 maggio alle 20.15 nella Chiesa di Santa Caterina di Paternò, per il ciclo “Musica a Santa Caterina 2022”, e domenica 8 maggio alle 19 all’Auditorium del Collegio universitario d’Aragona di Catania per “I concerti dell’Anfiteatro 2022”. Protagonisti della serata saranno i cantanti catanesi Claudia Ceraulo (soprano) e Angelo Sapienza (basso), accompagnati al pianoforte dal Maestro siracusano Rosario Cicero.

Il programma della serata attingerà a piene mani dal vasto repertorio del maestro marchigiano proponendo alcune arie delle più celebri opere come La Cenerentola, L’italiana in Algeri, il Turco in Italia e l’immancabile Il Barbiere di Siviglia, ma anche alcuni dei brani di musica vocale che il Maestro pesarese scrisse per il suo ambito e ristrettissimo salotto di amici (artisti, celebrità e personalità della scena parigina). Tra queste La Chanson du bebe e La Danza, la più famosa tra le 12 Soirées musicales: pagine scritte in puro stile salottiero, vergate da umorismo, ironia caricaturale e, soprattutto, continua sperimentazione, che ben raffigurano la ribellione del compositore marchigiano. Il programma della serata prosegue attingendo ancora ai «peccati di vecchiaia» di Rossini con Une caresse à ma femme, l’unico grande esempio di pianismo rossiniano, per concludersi con La Promessa e l’amatissimo Duetto buffo dei gatti.

Claudia Ceraulo ha iniziato gli studi musicali giovanissima sotto la guida del Maestro Elisa Poidomani, direttore del coro delle voci bianche del Teatro Massimo Bellini di Catania di cui farà parte dal 2002 al 2010. Laureata all’Istituto Musicale Vincenzo Bellini di Catania si è perfezionata alla Fryderyk Chopin University di Varsavia ed in Germania. Ha frequentato svariate masterclass e corsi di perfezionamento con importanti artisti internazionali, tra cui Salvatore Fisichella, Marcello Giordani, Luciana Serra, Barbara Frittoli, Hanno Müller Brachmann, Ezio Bosso, William Matteuzzi e Robert Holzer. Ha debuttato 2017 al Teatro Sangiorgi di Catania nei panni di Volpiciona per la prima esecuzione assoluta dell’intermezzo “L’amante burlato” di Paolo Altieri e nel 2019 ha partecipato all’opera “Turandot” con Marcello Giordani, con la direzione del Maestro James Meena. Da allora è stata protagonista di diversi concerti. La sua versatilità vocale e la conoscenza delle lingue le consentono di spaziare tra il repertorio sacro, cameristico e d’opera.


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