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Catania, l’affondo del Pd: “un Piano di mobilità (dis)integrato

"Il Comune di Catania lancia degli abbonamenti a prezzo straordinariamente conveniente (20 euro l’anno) peccato che sono solo 8.000 quelli disponibili e potranno essere acquistati solo fino ad esaurimento"

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Jacopo Torrisi, delegato del Pd nella città Metropolitana di Catania sul Piano di Mobilità.

Negli scorsi mesi non ci siamo sottratti ai doverosi confronti verso la gestione di Amts ma questo ultimo piano (che tutto ci pare fuorché integrato) sulla mobilità sembra iniziare dalla fine. Aumentano, e non di poco, i costi delle strisce blu al centro per disincentivare l’uso delle macchine in città. Ottimo! Durante il Focus sulla mobilità promosso dal Partito Democratico insieme a molte associazioni, a partire da quelle ambietaliste, al Movimento 5 Stelle ed alla Comunità di Sant’Egidio pochi mesi fa ne avevamo discusso anche con i vertici di Amts ed Fce, ai quali è stato riconosciuto un cambio di passo, e tutti erano d’accordo di procedere ad una pedonalizzazione che andasse di pari passo con un miglioramento del servizio di mobilità pubblica in tutto il territorio della provincia. Purtroppo però, ad oggi, non pare che le condizioni di trasporto, specie per i pendolari che quotidianamente vengono in città, sia migliorato di molto.

Il Comune di Catania lancia degli abbonamenti a prezzo straordinariamente conveniente (20 euro l’anno) peccato che sono solo 8.000 quelli disponibili e potranno essere acquistati solo fino ad esaurimento. E tutti gli altri? Le migliaia e migliaia di persone che non arriveranno ad acquistare questi convenienti abbonamenti cosa faranno?

Gli aumenti sulle strisce blu graveranno solo su di loro? Non sarebbe stato più logico garantire prima un sistema di trasporto pubblico a prezzi vantaggiosi (per tutti però non solo per i più lesti ad acquistarlo) e introdurre dopo meccanismi di dissuasione all’uso delle macchine? Invece, more solito, a Catania le cose si fanno al contrario. Non sarebbe stato più onesto dire che l’Amministrazione ha necessità di fare cassa (necessità umana per carità)? Perché spacciare per un servizio innovativo un nuovo e palese balzello? Noi non ci rassegniamo e su queste questioni, come su tante altre, continueremo a fare proposte utili per cambiare il volto delle nostre comunità”.


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