Il Sunia di Catania interviene ancora una volta criticamente sulla scelta del Comune di allontanare gli homeless dai portici di piazza della Repubblica, “senza però garantire loro un posto sicuro e igienico dove ricoverarsi”.
In una nota destinata all’amministrazione comunale, le segretarie di Sunia Catania e Sunia Sicilia, Agata Palazzolo e Giusi Milazzo, viene segnalato che “al momento non risulta che alcuno dei progetti inerenti la riqualificazione dei beni confiscati alla mafia sia stato destinato alla creazione di alloggi sociali o di case rifugio per i senza tetto. Così come non si hanno più notizie del progetto Radici finanziato dal Pon metro. Catania, che si proclama città della solidarietà e dell’accoglienza, non può permettersi di accogliere solo alcune persone e di trattarne altri come oggetti di cui disfarsi”.
Per il Sunia di Catania sono stati allontanati dalla strada “donne e uomini quasi tutti provenienti da esperienze di vita complesse e travagliate, in grave emergenza abitativa, spesso sfrattati, mentre altri hanno la necessità di un dormitorio e di un centro diurno dove alloggiare in via temporanea”.
Proprio per domani, venerdì 18, le segreterie di Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, insieme a Cgil, Cisl, Uil hanno indetto un presidio provinciale unitario per venerdì 18 marzo alle 9,30 in Piazza Stesicoro per “affrontare la sofferenza abitativa e dire no agli sfratti, sì alle case”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni