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Torrisi (Pd Catania): “la città affonda e il Consiglio comunale litiga”

"Non possiamo che apprezzare i tentativi, come quello del consigliere Anastasi, di chi ha provato a concentrarsi su alcuni di questi temi (anche se sommessamente facciamo notare che bisognerebbe anche proporre soluzioni all’amministrazione) che però rimangono inascoltati"

“Sembra di guardare l’orchestra del Titanic che continua a suonare ignorando la nave che affonda. All’ultimo Consiglio comunale, il sindaco facente funzioni si è dilungato in una polemica sulle responsabilità del dissesto, polemica subito ripresa e rilanciata da vari consiglieri. Di chi è la colpa del dissesto economico di Catania? Di Pogliese? Di Bianco? Di Stancanelli? Di Scapagnini? (Alcuni ancora sussurrano questo nome dopo tanti anni). E mentre la maggior parte dei consiglieri si arrovellano sul tema utilizzando sempre lo stesso schema uguale per tutti: “è colpa dell’amministrazione comunale di colore politico diverso dal mio”, i veri temi non si discutono. La raccolta dei rifiuti è disastrosa specie nella zona Catania centro; la mobilità, pur con l’importante e proficuo lavoro svolto dall’Amts, è ancora a livelli insufficienti; lo stato ambientale della città (parchi urbani, vivibilità) è tra gli ultimi d’Italia; infine, ma è il principe dei problemi, una fetta troppo grossa della popolazione vive sotto la soglia di povertà, i servizi sociali non riescono a dare l’aiuto necessario, la crisi di Pfizer rischia di provocare ulteriori gravissimi danni economici, una popolazione di senza tetto vive ai margini della società e muore per strada”. A parlare è Jacopo Torrisi, esponente del Partito democratico della città metropolitana di Catania.

“Non possiamo che apprezzare i tentativi, come quello del consigliere Anastasi, di chi ha provato a concentrarsi su alcuni di questi temi (anche se sommessamente facciamo notare che bisognerebbe anche proporre soluzioni all’amministrazione) che però rimangono inascoltati – aggiunge – Preferiscono accapigliarsi sulla nomina del Vicepresidente vicario del Consiglio, ma cosa volete che importi a questa città di chi va ad occupare una postazione interna quando migliaia di cittadini non sanno come affrontare i rincari vertiginosi dell’energia elettrica, quando gli abitanti di via Castromarino non hanno ancora visto risolvere il problema della loro casa, quando si percorrono strade piene di rifiuti, quando la criminalità organizzata soffoca il commercio degli ambulanti onesti alla fiera ed alla pescheria (a pochi metri dai balconi del Comune). Quando avremo la grazia di vedere questi temi (e non le vostre piccine beghe interne) all’ordine del giorno di un Consiglio comunale? Date lustro, se ne siete capaci, a questo organismo, coinvolgete le associazioni e le tante forze operose di questa città per approntare un piano immediato di aiuti alle fasce più deboli, le idee le abbiamo, le risorse pure, le proposte ve le inviamo da  tempo ma, nel migliore dei casi, non ci ascoltate nemmeno. Perché?”.


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