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Guerra in Ucraina: Sigonella (e non solo) in allerta, droni in azione

Non sono stati ancora impiegati i droni più piccoli da combattimento che la marina statunitense detiene a Sigonella, ma che non ha schierato almeno in questa fase

Il grado di allerta nella base militare di Sigonella, in Sicilia, è quello di sempre, ossia ‘Bravo’. A confermarlo fonti militari che forniscono pure una spiegazione: l’allerta viene stabilita dal Paese ospitante, in questo caso l’Italia, e nella sua propaggine più avanzata nel Mediterraneo di Sicilia non può essere altrimenti. Eppure nella parte americana di Sigonella quella che ospita da marina statunitense, la tensione è ormai alta da tempo.

È così da settimane nella piana di Catania, esattamente a Lentini, dove hanno sede la base, e l’aeroporto che è gestito dall’aeronautica militare italiana e ospita pure la Naval air station (Nas) Sigonella dell’aviazione della Marina degli Stati Uniti, utilizzato anche per operazioni della Nato. Da giorni da Sigonella decollano droni Global Hawk anche per la sorveglianza dell’aria interessata dall’attuale crisi internazionale.

Si tratta di aerei a pilotaggio remoto gestiti nella base siciliana sia dagli americani sia dalla Nato: hanno il compito di sorvegliare lo scenario di guerra anche se da giorni lo spazio aereo in Ucraina è stato interdetto: sono capaci di volare anche più di 20 ore in missioni di perlustrazioni. Non sono invece stati ancora impiegati i droni più piccoli da combattimento che la marina statunitense detiene a Sigonella, ma che non ha schierato almeno in questa fase. La base militare ha un ruolo importante negli scenari bellici. Quella siciliana è infatti una delle basi più vicine in termini geografici ai luoghi invasi dai russi. E non c’è solo Sigonella in prima linea tra le basi siciliane. Anche da Trapani Birgi, sede del 37esimo Stormo, sono partiti aerei diretti in Romania, per una missione di “air policing”.

Per il governatore Nello Musumeci è chiaro il ruolo della Sicilia in questa fase: “Siamo una regione italiana, apparteniamo alla Nato e il sistema di difesa presente in Sicilia assume una posizione strategica e un ruolo strategico, in quanto siamo la punta più avanzata sul Mediterraneo. La base Nato di Sigonella, quella aeronautica di Sigonella e Trapani-Birgi sono chiaramente da diversi giorni in allerta”. Anche il Muos di Niscemi (Caltanissetta), il sistema satellitare Usa, “rappresenta una posizione particolarmente importante. Il sistema di difesa è un diritto e un dovere”, sottolinea il presidente della Regione.


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