“Il valore del lavoro, della rappresentanza e della sostenibilità” è il tema, che si accompagna allo slogan nazionale “Esserci per cambiare”, del 18° congresso territoriale della Cisl di Catania, che si terrà domani mercoledì 23 (ore 15) e giovedì 24 febbraio (ore 9), al Plaza Hotel (viale Ruggero di Lauria 43, Catania).
Parteciperanno 156 delegati, di cui 52 donne, 6 immigrati e tanti giovani sotto la soglia dei 35 anni.
Il percorso precongressuale ha visto tenersi 402 assemblee, in presenza e in videoconferenza, eleggere 960 delegati ai congressi di federazione, svolgersi 18 congressi di federazione territoriali, eleggere 270 delegati per i congressi di federazione regionali.
Il programma
Il congresso si svolgerà in due parti e in osservanza delle norme di sicurezza antiCovid: la prima inizierà alle 15 di mercoledì 23 febbraio con le operazioni di accreditamento; seguirà la relazione di Maurizio Attanasio, segretario generale uscente della Cisl etnea, sullo stato di salute dell’economia e del mondo del lavoro e sui temi di politica sindacale e sociale.
Quindi, porteranno i loro saluti i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, delle forze sindacali e delle associazioni imprenditoriali del territorio. Tra gli invitati, hanno assicurato la loro presenza il nuovo arcivescovo metropolita monsignor Luigi Renna e il presidente della Regione Nello Musumeci.
La giornata sarà conclusa dall’intervento di Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl siciliana.
Giovedì 25 febbraio, i lavori riprenderanno alle 9, con gli interventi dei delegati e l’approvazione della mozione finale. Quindi ci saranno le conclusioni di Giorgio Graziani, segretario nazionale Cisl.
Dopo la pausa, seguiranno l’insediamento del nuovo consiglio generale, l’elezione del segretario generale e della segreteria territoriali, e gli adempimenti statutari finali.
“La Cisl sostiene una ripresa incentrata sulla persona! – afferma Attanasio – Un patto non politico ma sociale con tutte le istituzioni, per la promozione della persona, per la lotta al dumping salariale e soprattutto per dare lavoro, futuro e salute alle giovani generazioni. Un valore forte, che ci accompagnerà, sempre di più, nella stagione di speranza e opportunità che ci attende, per dare voce e risposte alle lavoratrici, ai lavoratori, ai pensionati, alle famiglie italiane e immigrate, alle donne e ai giovani, per uno sviluppo integrale e sostenibile. In nome del bene comune e del nostro futuro. Abbiamo presentato agli organi decisori, in più occasioni, studi e analisi che dovrebbero contribuire a individuare priorità e strategie di crescita economica e sociale. È il nostro modello sindacale, diversamente ad altri, che ci chiama, responsabilmente, ad anteporre le proposte alle critiche, ma ci impone anche, in assenza di risposte, di manifestare forte il dissenso”.
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