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La cenere vulcanica torna a coprire le città: a Bronte chiesto lo stato di calamità

Il nuovo parossismo dell’Etna non ha risparmiato la città del pistacchio

Il nuovo parossismo dell’Etna non ha risparmiato la città del pistacchio. Durante la notte una spessa colte di cenere vulcanica ha ricoperto i tetti e le strade della città. Per questo il sindaco Pino Firrarello ha firmato un’ordinanza per limitare i pericoli alla circolazione. L’ordinanza istituisce il divieto di circolazione di motoveicoli, ciclomotori e, comunque, di tutti i veicoli a due ruote nel centro abitato e su tutte le strade di proprietà del Comune fino alla cessazione dei pericoli costituiti dalla presenza di cenere vulcanica sulla sede stradale, inoltre limita nel centro abitato e sulle strade di proprietà del Comune la velocità dei veicoli a 30 km l’ora.

Tanti gli interventi messi in atto dal Comune di Bronte per spazzare via la cenere vulcanica caduta durante la notte. Richiesto lo stato di calamità.

“In merito all’evento calamitoso della caduta di cenere vulcanica – si legge in una nota ricevuta dall’assessore Massimo Castiglione – sin dalle prime ore del mattino abbiamo contattato la Caruter che con i mezzi di spazzamento ha iniziato pulire i siti. Coordinati dal Geometra Francesco Messineo i mezzi hanno in primis spazzato via la cenere nello spiazzo dell’ospedale Bronte con annessa strada di collegamento dello stesso con il corso Umberto. Subito dopo sono iniziati i lavori di spazzamento nei luoghi adiacenti le scuole con l’utilizzo delle spazzatrici in dotazione nonché con l’ausilio dei manutentori Comunali coordinati dal Geometra Francesco Longhitano che hanno spazzato tutti i marciapiedi adiacenti gli istituti scolastici con dei soffiatori in dotazione all’ufficio manutenzione del nostro Comune. Abbiamo chiamato la società Sogip che ha in dotazione (per conto del dipartimento di protezione civile) i mezzi di aspirazione per la pulizia delle caditoie del paese e che a stretto giro di tempo ci hanno comunicato il loro intervento. In contemporanea abbiamo già inoltrato PEC con comunicazione e richiesta intervento al dipartimento di Protezione civile richiedendo lo stato di calamità per l’evento accaduto. Assieme ai colleghi Saitta e De Luca abbiamo seguito lo svolgimento dei lavori in prima persona. Ringraziamo tutti gli operatori e dipendenti comunali che si sono adoperati ad affrontare l’emergenza. Rimaniamo sempre all’erta sperando che  questa scia di caduta cenere si fermi ad oggi”.


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