Le invasioni biologiche generano impatti negativi e imprevedibili negli oceani di tutto il mondo e sono una minaccia tangibile per gli organismi ad essi associati. Ne sono un esempio le macroalghe non indigene. Questi organismi sintetizzano, infatti, metaboliti secondari a fini difensivi, utili ad aumentare l'efficienza competitiva. È il caso della Caulerpa cylindracea Sonder, 1845 (nota in passato come Caulerpa
Questo contenuto è riservato agli abbonati premium
Accesso a tutti i contenuti del sito
DISDICI QUANDO VUOI
Il servizio premium sarà presto disponibile.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni