A causa di una dimenticanza burocratica del Ministero del Lavoro, il curatore fallimentare dell'azienda "Dacca" non ha potuto assumersi la responsabilità penale di procedere al licenziamento collettivo. Paradossalmente, questo mancato passaggio in queste settimane non ha consentito agli oramai ex dipendenti dell'azienda di usufruire della Naspi (indennità di disoccupazione per lavoratori subordinati e licenziati) e dei benefici della cassa integrazione.
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